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[BOICHI] - Space Chef Caisar

9/10/2014

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Titolo italiano: Space Chef Caisar
Titolo originale: スペースシェ フ シーザー
Storia di: Boichi
Disegni di: Boichi
Editore italiano: J-POP
Editore originale: Wani Books/Shonen Gahosha
Data di pubblicazione in Italia: 2011
Data di pubblicazione originale: 2005/2010
Volumi: 1 (autoconclusivo)
Prezzo: 6,00 euro
Genere: Avventura, Seinen, Fantascienza, Eros


Trama:

Anno spaziale 999, il Team Mänade, una squadra di cacciatrici formata da tre belle ragazze, è in viaggio per la Via Lattea insieme ad un giovane cuoco, la cui vera idendità è quella di Caisar, il leggendario chef che combatte le invasioni aliene.

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Edizione giapponese del 2005 della casa editrice Wani Books.
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Edizione giapponese del 2010 della casa editrice Shonen Gahosha.


Recensione coreanico:

Space Chef Caisar, scritto e disegnato da Boichi, è uno dei numerosi fumetti prodotti da autori coreani ma che sono stati pubblicati originariamente in Giappone e per questo compaiono nelle collane manga delle varie case editrici. La prima pubblicazione di questo volume avviene nella rivista giapponese Comic Gum, della casa editrice Wani Books, che poi realizza nel 2005 un volume unico contenente 6 capitoli. Successivamente, nel 2010, la casa editrice Shonen Gahosha lo riedita, inserendo un settimo capitolo realizzato per l'occasione e aggiornando la copertina con una nuova illustrazione. In Italia viene edito dalla casa editrice J-POP nel 2011 nella versione finale (con 7 capitoli).
Lo stesso Boichi afferma che l'idea per questa storia risale al 1997, e che può essere considerata un concentrato di tutte le sue passioni: la fisica, la fantascienza, donne sexy, azione e soprattutto la cucina. E sono proprio questi gli elementi che compongono questo volume.
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La storia si svolge in capitoli autoconclusivi strutturati in maniera molto simile tra di loro. 
Ogni capitolo vede infatti i quattro protagonisti arrivare in un pianeta diverso, che risulta avere problemi legati a governatori ingordi e ad animali geneticamente modificati, e dopo aver combattuto contro questi mostri, la storia si conclude con una gara di cucina.
Il tutto contornato da scene fan-service dove vengono messi in mostra i corpi delle tre protagoniste femminili, sia nelle scene di lotta che in quelle di cucina.
Quello che risalta però è il profondo interesse dell'autore per la cucina, che da un significativo  valore all'intera storia. Infatti in ogni capitolo ci vengono mostrati piatti e metodi di cucinare molto legati alla cultura orientale, con spiegazioni abbastanza articolate delle caratteristiche e degli ingredienti, che per rimanere in tema vengono a volte stravolti e resi più fantascientifici. Si denota anche una volontà dello stesso di inserire elementi del suo paese, la Corea del Sud, per esempio si parla di yukhoe (육회, carne cruda, solitamente di manzo, macinata e condita con spezie e salse, simile alla bistecca alla tartara) e galbi (갈비, costolette di carne), due pietanze rappresentative della cucina coreana. Si trattano anche piatti cinesi, infatti l'autore a fine volume decide di inserire una pagina nella quale racconta brevemente la sua visita alla China Town di Yokohama (città del Giappone), dove ha potuto imparare tutto sulle pinne di squalo (argomento trattato poi nel fumetto), e dove ha potuto anche apprendere il modo in cui i cuochi si approcciano al loro mestiere e l'atteggiamento delle persone che lavorano in quell'ambiente.
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Caisar con una versione surreale del galbi (갈비, costolette di carne)
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In questa scena i protagonisti mangiano lo yukhoe (육회, piatto della cucina coreana a base di carne cruda tritata) e lo yukhoe bibimbap (육회 비빔밥, piatto a base di riso, verdure, uovo, carne cruda, salsa di peperoncino e sesamo)
Per quanto riguarda i disegni, Boichi in questo titolo mette in mostra la sua famosa resa del corpo femminile, sinuosa e sensuale, ma a differenza di molti altri suoi titoli utilizza uno stile più semplice e caricaturale, specialmente nei volti, per poi ritornare in alcune vignette al suo tipico tratto più realistico, dettagliato e molto espressivo. Viene posta anche una certa attenzione agli sfondi e ai cibi, nei quali anche grazie ad un'ombreggiatura realizzata tramite i retini, rende molto bene la loro tridimensionalità, rendendoli credibili. Le prime pagine a colori sono realizzate in maniera pulita e semplice con una colorazione che rende le figure molto luminose e plastiche. Secondo il mio parere però il punto di forza assoluto si ha nella copertina della nuova edizione (utilizzata anche per la versione italiana), molto dettagliata ed efficace, sia sotto il punto di vista del disegno che dei colori. Da notare infine un lieve cambiamento, tra i primi 6 capitoli e l'ultimo (realizzato dopo 5 anni), dove si ha un tratto appena più rotondo e sinuoso.
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Pagine tratte dal capitolo 7, realizzato nel 2010 (5 anni dopo i primi capitoli)
Ben realizzata è l'edizione italiana della J-POP. Con sovracopertina e prime pagine a colori stampate in carta lucida più spessa. Inoltre nella copertina sottostante è stata mantenuta la mini storia in bianco e nero (che comincia davanti e si conclude nel retro), che dimostra una particolare attenzione al dettaglio. Anche per la traduzione si ha un punto positivo, specialmente per aver mantenuto gli originali nomi delle pietanze e degli ingredienti.

Da notare il fatto che alcuni elementi di questo fumetto si possono riscontrare anche in una delle sue opere recenti, sempre edita in Italia dalla J-POP e da noi recensita, "Yumin - Hot & Spicy!", incentrata maggiormente sulla cucina coreana accostata alla presenza di Yumin, una bella agente di polizia. 
Per concludere, penso che questo fumetto potesse avere dei buoni elementi dai quali partire, grazie anche al particolare accostamento della cucina alla fantascienza; ma si svolge in maniera troppo confusa e sbrigativa, facendo finire la trama in secondo piano rispetto alla parte fan-service, con un inserimento un po' forzato di scene di nudo semi integrale delle tre protagoniste, che nonostante come disegno risultino uno degli elementi forti dello stile di Boichi, finiscono per essere eccessivamente stereotipate. Per questo, come da copertina, consiglierei questo volume ad un pubblico maturo, ma anche che sia alla ricerca di una lettura veloce e non impegnativa.

-Sito della casa editrice J-POP dove poter acquistare Space Chef Caisar.
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[BOICHI] - HOTEL

11/9/2014

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Titolo italiano: Hotel
Titolo originale: Hotel
Storia e disegni di: Boichi
Editore italiano: Panini
Editore originale: Kodansha
Data di pubblicazione in Italia: 2012
Data di pubblicazione originale: 2008
Volumi: 1 (autoconclusivo)
Prezzo: 7,90 euro
Genere: Fantascienza - drammatico

Trama:

Volume autoconclusivo contenente cinque storie , non direttamente collegate tra di loro, ma con qualcosa in comune:

HOTEL – SINCE A.D. 2079:
Anno 2272, un computer continua a vivere per portare a termine una missione in un mondo dove la vita, incluso il genere umano, si è estinta. Questa è la registrazione di questi 27 milioni di anni e della sua eroica lotta.

PRESENT:
Hanako soffre di una terribile malattia. Dopo essersi svegliata da un profondo sonno, le rimangono solo tre giorni di vita, durante i quali il suo marito, Takao, dovrà affrontare una dura esperienza.

Tutto questo è stato fatto per il tonno:
Il tonno si è estinto e Jun Shiozaki farà tutto il possibile ed immaginabile per riportarlo indietro.

Stephanos:
Ambientato nel Giappone dei giorni d'oggi, il personaggio principale, Noriko, si accorge di essere incinta del suo amato Matsumura. Lui, tuttavia, è un importante dottore, con già una famiglia. Noriko vuole avere il bambino, ma Matsumura scopre che qualcosa non va e che deve operare immediatamente, quello che ne segue non era previsto...

Diadem:
Lilith, compie un'avventura per raggiungere la libertà in un futuro post apocalittico.



Recensione Coreanico:

Hotel, scritto e disegnato da BOICHI, nome d'arte di Park Mujik (박무직), autore  sudcoreano sopratutto conosciuto in Italia per “Sun-Ken Rock (サンケンロック)” (sua prima opera seriale e edita nel nostro paese dalla casa editrice J-pop), è uno dei tanti fumetti scritti e disegnati da autori coreani ma pubblicati originariamente in Giappone, e quindi inseriti dalle case editrice nelle proprie collane manga.
In principio le 5 storie non facevano parte di un'unica raccolta, infatti nel 2006 Boichi pubblica “Hotel” e “Present” nella rivista “Weekly Morning” (週刊モーニング – rivista specializzata in manga della casa editrice Kodansha), e solo in seguito vengono raccolte in un unico volume, pubblicato nel 2008 sempre dalla stessa casa editrice, dove inserisce altre 3 storie autoconclusive e 4 mini storie di due pagine, che dividono un racconto dall'altro.

Nel 2012, il volume viene pubblicato in Italia dalla casa editrice Panini - Planet Manga, venduto anche in una confezione, abbinato con il primo volume di “Raqiya (ラキア)” (serie in 5 volumi realizzata dall'autore in collaborazione con Masao Yajima 矢島正雄). 
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Edizione italiana di Sun-Ken Rock
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Boichi Pack della Panini-Planet Manga
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Boichi Pack
I cinque racconti presentano dei protagonisti differenti tra di loro, ma sono collegate da un unico significato, quello di un grosso cambiamento, di un'estinzione, in  poche parole di un'apocalisse. Per definizione l'apocalisse è una catastrofe, un avvenimento sconvolgente, ma che non sempre deve avere un'accezione negativa. Può essere anche vista come la fine di un periodo, che da la possibilità di poter ricominciare e poter trovare un rimedio agli errori commessi. Questo dipende dal modo in cui affronti la situazione, e quindi la lettura di queste storie.

Cominciando dal primo racconto, che da il titolo all'intero volume, “HOTEL – SINCE A.D. 2079”. L'autore ci presenta un futuro prossimo dove l'uomo a causa della sua noncuranza nei riguardi dell'ambiente, provoca una reazione a catena destinata a porre fine alla vita sulla terra. L'unico “essere” testimone di questo disastro è un computer dotato di intelligenza, l'ultima speranza per un'intera esistenza che sta andando a perdersi, la speranza di poter ricominciare tutto da zero, un completo reset dell'umanità.
La modalità con cui è narrata la vicenda colpisce molto. Essendo il tutto raccontato in poche pagine l'autore utilizza scene chiave molto d'effetto, specialmente nella seconda metà della storia. Inoltre in una delle scene più rappresentative, viene inserita la canzone “What a wonderful world” (molto conosciuta per l'interpretazione di Loius Armstrong), scrivendo semplicemente il testo di una strofa in alcune vignette con un sottofondo di immagini molto suggestive, riuscendo appieno a creare una giusta atmosfera  e donando una sensazione di tranquillità, spensieratezza (che esulano dal vero contesto), ma allo stesso tempo di tristezza.

Nella seconda storia, “PRESENT”, si parla di una storia d'amore, inizialmente impossibile, per quelli che sono i canoni e le usanze comuni. Questo amore però nel pieno del suo compimento dovrà affrontare un avvenimento che porterà ad un “congelarsi” della vita, ad un'attesa infinita durante la quale si andrà a sperare in una qualsiasi fine, che sia nel bene o nel male. Questo racconto, grazie ad un elemento in una delle tavole finali, si intuisce che si stia svolgendo nella stessa ambientazione della storia precedente, quindi in un mondo che già di per se è costretto ad affrontare una mutazione traumatica. Qui l'autore gioca tutto sul colpo di scena, riuscendo in poche pagine a  trasferire al lettore le stesse sensazioni che i protagonisti stanno provando.
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Hotel - Present
Nella terza storia, “Tutto questo è stato fatto per il tonno (全てはマグロのためだった)”, si torna a parlare di estinzione. In questo caso viene messo in evidenza come per un solo “elemento” che  viene a mancare, sempre per colpa dell'uomo, possano conseguire dei cambiamenti radicali nell'equilibrio della vita, rendendoci coscienti del fatto che solo dopo aver perso una cosa ci si rende conto di non averla apprezzata nel modo giusto. 
In questo modo, l'autore vuole “denunciare” il consumo eccessivo di tonno, che riguarda tutto il mondo, ma in particolar modo l' Oriente. 
Proprio in questo periodo, infatti, molti studiosi stanno affermando che più della metà delle specie di tonno è ormai prossima all'estinzione, e primo di tutti proprio quello rosso, il “protagonista” di questa storia.
La vicenda alterna la serietà del tema trattato ad uno svolgimento a tratti comico e surreale, scelto a mio parere per rendere più leggera la lettura. 

Questo racconto, vincitore del Premio Gran Guinigi dell'edizione 2011 del Lucca Comics and Games (Una tra le più note rassegne dedicate al fumetto, all'animazione, ai giochi e videogiochi svolta in Toscana), ha lo scopo di intrattenere ma anche sensibilizzare a proposito di un argomento sul quale raramente ci si sofferma a pensare.
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Immagine dalla versione originale di "Tutto questo è stato fatto per il tonno (全てはマグロのためだった)"
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Tutto questo è stato fatto per il tonno
Il quarto racconto, “Stephanos” comincia con un'ambientazione realistica, per poi evolversi in qualcosa di più surreale. 
In questo caso si parla dell'inizio dell'apocalisse, sempre creata dall'uomo, ma in senso molto più “immaginario”. 
Il susseguirsi veloce degli avvenimenti, rappresentati in maniera “cruda” e a tratti lugubre, si conclude con un finale aperto, che potrebbe lasciare il lettore perplesso.
Personalmente avrei preferito qualche spiegazione in più a riguardo, anche se il testo in ultima pagina tratto da “L'Apocalisse di Giovanni” (ultimo libro del Nuovo Testamento), accenna ad un ipotetico epilogo di ciò che è iniziato in questo racconto.

Infine, l'ultima delle cinque storie, “Diadem” è svolta in un universo completamente immaginario, in un futuro post apocalittico dove l'umanità sembra essere tornata al passato e dove l'intera civiltà pare distrutta. La lotta per la libertà è il tema di questa piccola storia, completamente a colori, e che sfocia nel genere fantasy. Molto forte e di impatto, ma a mio parere a fine lettura rimane troppo poco di questo mondo, essendo   un racconto molto sbrigativo che quindi non fa capire appieno l'ambientazione e i personaggi.

Le quattro mini storie invece, ”Lot”, “Emicrania”, “Sushi Ranger“ e “Kenji l'inventore”, sono prettamente di genere comico ed a mio parere piacevoli da leggere, che rientrano nella raccolta come genere, ma lo affrontano in maniera leggera e ironica. 
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Hotel - Stephanos
Per quanto riguarda i disegni di Boichi, sono un elemento di forza ulteriore per l'intera trama. Il suo stile, dettagliato ed a tratti realistico, famoso per la resa molto sinuosa e sensuale del corpo femminile, resta su un livello di semplificazione tale da non appesantire troppo le tavole. I volti sono molto espressivi e caratterizzano molto i personaggi, facendo quasi trapelare i loro pensieri. Viene posta molta attenzione anche agli sfondi e su ogni elemento viene utilizzata un ombreggiatura a china alternata ad un utilizzo di retini che rendono molto bene la tridimensionalità delle figure, rendendole credibili. Anche l'utilizzo dei colori è ben realizzato e ricco di sfumature.
Tra le mini storie sono da notare “Lot”, dove l'autore utilizza un tratto più “sporco” del solito, che ho personalmente apprezzato molto, e “Emicrania” raffigurata unicamente mediante l'utilizzo dello stile super deformed, quindi stilizzato e caricaturale.     
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HOTEL – SINCE A.D. 2079
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Hotel - Diadem
Nell'edizione della Panini, la carta utilizzata è buona e resistente, i colori risultano molto lucidi ed è stata posta attenzione anche alla grafica generale. Da apprezzare la scelta di inserire un'illustrazione differente, in bianco e nero, sulla copertina fissa del volume. Mentre sulla sovraccopertina vi è un'immagine piuttosto significativa tratta dalla prima storia, “HOTEL – SINCE A.D. 2079”, ma che rappresenta tutta la raccolta.

Per concludere consiglierei questo volume a coloro che sono alla ricerca di una lettura non troppo lunga ma che comunque risulti originale e ricca di significati. Alcuni capitoli, come precedentemente detto, potrebbero non essere apprezzati per la loro velocità di narrazione ed inoltre, essendo consigliato ad un pubblico maturo, alcune scene potrebbero risultare troppo “impressionanti”.


-Sito della casa editrice Panini-Planet Manga dove poter acquistare HOTEL.
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Copertina davanti edizione italiana
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Copertina retro versione italiana
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Copertina originale
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[BOICHI] - Yumin – Hot & Spicy!

3/4/2014

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Titolo italiano: Yumin – Hot & Spicy!
Titolo originale: Yumin ni gohan wo tabesasetai
Storia di: BOICHI
Disegni di: BOICHI
Editore italiano: J-POP
Editore originale: Shonengahosha Co.
Data di pubblicazione in Italia: 2013
Data di pubblicazione originale: 2012
Volumi: 1 (autoconclusivo)
Formato italiano: 12,5X18 cm
Prezzo: 5,90 euro
Genere: Seinen, Cucina, Commedia, Sentimentale, Eros

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Copertina edizione giapponese.
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Retro copertina dell'edizione italiana.

Trama:

Un interessante viaggio in lungo e in largo per tutta la Corea in compagnia di Yumin, una bella agente di polizia, e del timido Boichi, alla ricerca dei migliori piatti della tradizione culinaria del Paese del Calmo mattino.

Recensione coreanico:

Yumin – Hot & Spicy è uno spin-off di Sun Ken Rock che ha protagonista l'affascinante e sexy poliziotta Yumin, uno dei personaggi chiave dell'opera di Boichi, alle prese con le più famose e prelibate pietanze della cucina coreana. Pubblicato nel 2012, il volumetto è organizzato in dodici “appuntamenti”, “date”, fra la bella Yumin e l'autore, a questi se ne aggiungo altri due dal titolo, rispettivamente, Bonus date 01 e Bonus date 02, ed concepito come una vera e propria guida alle migliori prelibatezze della cucina coreana, con tanto di foto dei piatti e consigli su abbinamenti e stagione di consumazione, accompagnate da riferimenti, mappe, prezzi e orari, dei ristoranti più famosi e rinomati nei quali poter gustare al meglio le pietanze presentate. L'opera, che combina cibo ed erotismo, in un abbinamento spesso ricorrente qui rivisitato anche con una certa vena ironica, può però risultare difficile, se non ostica, a coloro i quali non abbiano una minima conoscenza di coreano o esperienza con la cucina di questo Paese. La presenza poi di numerose fotografie e dettagliatissime spiegazioni dei piatti appesantisce forse un po' l'opera, risultando di fatto, necessaria la presenza della bella Yumin, splendidamente disegnata da Boichi, famoso per il suo tratto pulito e per la sua abilità nella resa del corpo femminile. Un volumetto, insomma, che si configura più come una guida che come un fumetto e che ci sentiamo di consigliare specialmente a tutti i fan di Boichi e a tutti gli amanti della cucina e della cultura coreana.
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-Sito della casa editrice J-POP dove poter acquistare Yumin : Hot & Spicy!
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[YOUN IN-WAN] - DEJA-VU (데자뷰)

20/2/2014

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Titolo italiano: Deja-vu
Titolo originale: Deja-vu (데자뷰)
Storia: Youn In-Wan (윤인완)
Disegni: Yang Kyung-Il (양경일), Yoon Seung-Ki (윤승기), Kim Tae-Hyung (김태형), Park Sung-Woo (박성우), Byun Byung-Jun (변병준), Lee Vin (이빈).
Editore italiano: FLASHBOOK Editore – FLASHBOOKMANHWA
Editore coreano: 대원씨아이 (Daiwon C.I.)
Data di pubblicazione in Italia:
Data di pubblicazione in Corea: 2004
Volumi: Autoconclusivo
Formato italiano: 15x21 cm
Formato coreano: 223x152mm (A5)
Prezzo: 6.90 Euro
Genere: Drammatico, Storico, Sentimentale, Fantascienza

Trama:

Nella primavera del 673, nel regno coreano di Silla unificato (668-936), un giovane cavaliere hwarang (화랑, ragazzo eccellente in bellezza, bravura e arti militari) di nome Wonsul ritornato dalla guerra sconfitto e sottrattosi alla morte che tocca solitamente ai vinti e, per questo, ripudiato dal padre, nel suo vagare ormai senza meta si imbatte in una volpe bianca, animale solitamente simbolo di sventura. Avendo giurato di non uccidere più, libera la volpe lasciandola andare. Nell'attimo di esitazione prima di ripartire, compare alle sue spalle una ragazza che dice di chiamarsi Sohyul. I ragazzi cominciano a frequentarsi, ma qualcosa più grande di loro, che ha a che fare con la loro diversa natura, si frappone fra i due.
Girando pagina siamo proiettati a secoli di distanza; è l'estate del 1945 e nella prigione giapponese di Fukuoka un giovane poeta coreano ha da poco tentato di suicidarsi come segno di protesta nei confronti della colonizzazione giapponese del suo paese. La cura del detenuto, Yun Dong-Ju, è affidata alla dottoressa Natsume, che gli ha salvato la vita. Fra i due, dopo un'iniziale diffidenza, sboccia un forte sentimento d'amore, le cui radici sembrano provenire da un passato lontano, ma la crudeltà umana di quegli anni bui finisce per ostacolarli.
Autunno del 1995. A San Francisco, un ragazzo coreano di nome Kim Sung-Jae, in una giornata come le altre, va in soccorso di Susan, una ragazza cieca aggredita in un vicolo da tre burberi. Il ragazzo riesce a mettere in fuga gli aggressori e Susan, per sdebitarsi, decide di uscire con lui. I due prendono così a frequentarsi legati da un sentimento inspiegabile.
Sulla terra, in un inverno mille anni dopo i nostri tempi, Hwanung si risveglia da un lungo sonno. Il genere umano è scomparso, sulla terra sono presenti solo due ragazze, la più grande, Ho, e Wung. Scopo dei tre, ricreati da una civiltà aliena, è ripopolare la terra per mezzo dell'amore fra Hwanung e Wung, ma il ragazzo, va contro la sua stessa programmazione genetica, combattendo contro il destino avverso.
A completare, infine, il volume monografico nella versione italiana, i due brevi racconti Utility, incentrata sull'impegnativo tema dell'apatia, insensibilità e assenza di valori morali nei teenagers dei nostri tempi e The Sea(Il mare), una storia di un incontro fra un ragazzo comune ed una pop star e di uno splendido ricordo che i due riescono a creare.

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Copertina originale formato A5 cartonato
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Copertina edizione TOKYOPOP

Commento Coreanico:

Déjà-vu è una storia ideata e sceneggiata da Youn In-Wan(윤인완), sua opera di debutto, pubblicata sulla rivista Champ nel 1996, e vincitrice nel 2004, con il capitolo Inverno disegnato da Park Sung-Woo, del Comics Reader Award, categoria autoconcluisivi, e del SICAF 2005 Comic Award come exellent project, per l'intera opera. Autore in seguito di Island (1997, pubblicato in Italia dalla stessa Flashbook) e soprattutto noto al pubblico italiano per il suo capolavoro Shin Angyo onshi (2001, attualmente edito in Italia dalla J-POP MANGA).
Pubblicato nel 2004 dalla casa editrice coreana Daiwon C.I. Inc.(대원씨아이) e in Italia grazie alla casa editrice Flashbook, nella collana Big Comic Special. Come genere spazia fra il drammatico, lo storico, il sentimentale, e la fantascienza, essendo 4 storie legate fra loro, ma con differenti modalità di narrazione.

Lo affiancano nella realizzazione dei quattro episodi autoconclusivi che compongono la storia, ognuno riferito ad una stagione dell'anno, quattro diversi disegnatori. Affianco al suo braccio destro Yang Kyung-Il (양경일, debuttato nel 1993 sulla rivista Sonyon Champ con Legend of Soma), che cura il primo episodio, Primavera, vi sono Yun Seung-Ki(윤승기), autore del secondo episodio, Estate, Kim Tae-Hyung(김태형), di Autunno e Park Sung-Woo(박성우), autore di Inverno, episodio finale dell'opera.

La storia d'amore fra un uomo e una donna che si ripete nel tempo è, per la verità, un tema già ampiamente affrontato nell'ambito della produzione fumettistica, ad ogni latitudine e in ogni luogo, ma l'originalità di Déjà-vu sta nel fatto che, essendo la rappresentazione della storia affidata a quattro diversi disegnatori, si ha un incremento dell'effetto di differenza spaziale e temporale presente tra ogni singolo episodio. Ogni capitolo, e quindi ogni singolo disegnatore, interpreta la storia con il proprio stile ed il proprio modo di pensare. Per questo si ha un effetto molto particolare, dove il lettore riesce a concepire ogni stagione come un diverso tipo di esistenza, quasi come mondi paralleli, ma legati da un unico filo conduttore. 

Gli stili di disegno inoltre si differenziamo molto in ogni capitolo:
 
Nella primavera di Yang Kyung-Il, i tratti sono molto dettagliati e le figure molto raffinate, specialmente nei panneggi e nei capelli, inoltre vi è un grande utilizzo di ombre composte da mezzi toni (per esempio nei volti). Uno stile che risulta essere molto adatto al tipo di vicenda svolta e che presenta gli elementi che caratterizzano il disegnatore anche nel periodo di Shin Angyo onshi.
Nell'estate di Yun Seung-Ki(윤승기), si notano dei disegni molto morbidi, non troppo dettagliati ma comunque piacevoli e ben definiti. Elemento particolare, è la scelta di rappresentare il protagonista coreano con i capelli chiari (senza l'utilizzo della china), quasi a mettere in luce il fatto che esso appartiene ad un tipo diverso di realtà da quello in cui si svolge la storia (essendo ambientato in Giappone).
Nell'autunno di Kim Tae-Hyung (김태형, autore conosciuto principalmente nel mondo dei videogiochi, divenuto nel 2006 art director del gioco online Red Blood, tratto perlopiù da un suo stesso fumetto), si nota come il suo particolare stile segua una modalità occidentale di rappresentare e narrare. I tratti molto "americanizzati", centrano appieno l'ambientazione e le figure sono rappresentate in uno stile molto realistico, dove tutti hanno tratti somatici occidentali, tranne i due protagonisti che essendo coreani hanno tratti più orientali. Anche le ombre, marcate e nette, senza mezzi toni, rientrano in questo stile. Il tutto realizzato con molta cura per i dettagli, sia per quanto riguarda le figure che per gli sfondi.
L'Inverno di Park Sung-Woo(박성우), risulta essere la storia con meno attinenza alla realtà, essendo svolta in una sorta di futuro post-apocalittico. Le uniche tre figure umane che compaiono sono rappresentate in maniera molto semplice, sia come anatomia dei corpi che come dettagli, agli sfondi invece viene data più attenzione, per esempio l'architettura interna della casa dove vivono i tre protagonisti o i resti della città passata, ma tuttavia non si ha una vera e propria ricerca del dettaglio. L'autore utilizza anche immagini fotografiche per alcune elementi, che danno un senso di “umanità” alla vicenda.

Per quanto riguarda i due racconti finali, si hanno due stili molto differenti tra loro.
Utility, disegnato da Byun Byung-Jun(변병준) presenta un metodo di rappresentazione molto originale. Il disegno è stilizzato, ma molto deciso e con molta attenzione al tratto ed ai dettagli. Le vignette contengono molte sfumature di china, attraverso neri e mezzi toni, sia nei vestiti che negli sfondi, che assieme alle espressioni lasciano passare l'atmosfera grigia e macabra che la storia vuole raccontare.
The Sea (Il mare), disegnato da Lee Vin (이빈, autrice appassionata di musica e che la inserisce spesso come argomento nei suoi racconti). In queste vignette si ha uno stile tipico dei fumetti per ragazze, semplice ed attento ai dettagli (per esempio ai vestiti dei personaggi, nei quali addirittura compare il logo di una famosa marca multinazionale). Inoltre le ombre, le sfumature ed i retini vengono utilizzati in funzione di ricreare un atmosfera romantica, adatta al tipo di narrazione. 

In Corea venne molto apprezzato dal regista Jang Jin(장진, conosciuto per la regia di “Guns & Talks” e “Someone Special”, oltre che come produttore e sceneggiatore di “Welcome To Dongmakgol”) e dal fumettista Park Jae-Dong (박재동, famoso autore che ha anche partecipato come uno degli artisti della mostra “Fleurs qui ne se fanent pas“ del Festival internazionale del fumetto di Angoulême), ed a seguito di “Utility”, la prima dei due racconti a fine volume, viene inserito un suo commento riguardo la storia, che ritiene shockante ma dalla fresca originalità,e si complimenta con lo scrittore Youn In-Wan, definendolo come uno dei migliori e più interessanti. Alla fine dei quattro racconti si ha inoltre un commento delle famose fumettiste giapponesi CLAMP, che dichiarano di ritenersi molto incuriosite dalla produzione fumettistica coreana (essendo poco pubblicata in Giappone) e di essere molto colpite da questo manhwa. Citando il loro commento a fine volume, si tratta di una storia che «“ogni donna sogna almeno una volta e ogni uomo desidera almeno una volta»” in un volume che «“ha le sembianze di una collana di gemme di diverso colore tenute insieme da un filo di seta»”
In definitiva questo fumetto, nonostante sia un volume autoconclusivo con singole storie racchiuse in poche pagine, riesce ad avere una forza tale da rimanere impresso, ed il particolare modo che Youn In-Wan utilizza per collegarle, attraverso anche l'espediente del Déjà-vu (fenomeno psichico del "già visto"), dal quale appunto deriva anche il titolo, lo rende una lettura molto piacevole ed interessante, adatta a tipologie di persone diverse. Mentre per quanto riguarda Utility, nonostante sia un opera volutamente "cruda" e che vuole sensibilizzare senza mezzi termini riguardo all'argomento presentato, consiglierei particolare attenzione a coloro che potrebbero essere infastiditi da alcune scene forti.

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