• Home
  • ABOUT US
    • Chi siamo
    • News
    • Contatti
  • Blog
    • Eventi e feste
    • In giro per Seoul
    • Foto album
  • ARTICLES
    • Corea Oggi
    • Cultura & Società
    • Mangiare in Corea
    • Corea in Italia
    • Italia in Corea
    • Cucina coreana
    • Celebrità
  • Reviews
    • Cosmetici >
      • Skincare
      • BB cream/Fondotinta
      • Base/Primer
      • Blusher/Cipria
      • Correttori
      • Occhi
      • Labbra
      • Detergenti
      • Corpo
      • Per Uomo
    • Cibo >
      • Snack >
        • Caramelle/Chewing gum
        • Merendine
        • Biscotti
        • Cioccolato
    • Libri
    • Manhwa
    • Film

[Youn In Wan - Yang Kyung Il] -  Blade of the Phantom Master - Shin Angyo Onshi (신암행어사)

11/4/2015

0 Commenti

 
Immagine
Titolo italiano: Blame of the Phantom Master - Shin Angyo Onshi
Titolo originale:
Shin Angyo Onshi (新暗行御史) - Shin amhaengeosa (신암행어사)
Storia di:
Youn In-wan (윤인완)
Disegni di:
Yang Kyung-il (양경일)
Editore italiano:
J-POP
Editore originale:
Daewon C.I (Corea) – Shogakukan (Giappone)
Data di pubblicazione in Italia:
2007 (edizione Play Manga) -
Data di pubblicazione originale:
2001-2007
Volumi:
17 + 1 (Shin Angyo Onshi Gaiden)
Prezzo:
6,00 €
Genere:
Seinen – fantasy - storico


Trama:

Munsu è uno degli ultimi "Angyo Onshi" (amhaengeosa 암행어사 in coreano), ispettori con incarichi di polizia segreta inviati nelle regioni del Paese a vigilare sulla correttezza dei magistrati e degli amministratori locali, e sta errando alla ricerca dell'essere diabolico che ha contribuito alla caduta e alla rovina della sua amata patria, Jushin (쥬신).
Si imbatterà per questo in varie vicissitudini, che lo vedranno di volta in volta fronteggiarsi con gli aspetti più oscuri dell'animo umano, con l'aiuto della sua Sando e del suo Bangja, nonché dell'“Armata fantasma di Jushin”, un esercito che può essere evocato da lui per mezzo del mahai (mapae 마패 in coreano), uno dei tre medaglioni simbolo del suo status di angyo onshi, in un perfetto intreccio di storia, costume e fantasy.

Recensione coreanico:

“Blame of the Phantom Master - Shin Angyo Onshi” (新暗行御史, in coreano “Shin Amhaengeosa“ 신암행어사), è un fumetto scritto da Youn In-wan (윤인완) e disegnato da Yang Kyung-il (양경일), autori che vedono già diverse collaborazioni, tra le quali Island (아일랜드), Defense Devil (디펜스 데빌) e Deja-vu (데자뷰), ma che guadagnarono il loro vero successo a livello internazionale, come coppia artistica, proprio grazie a questo fumetto.

Prodotto in Giappone, ma pubblicato contemporaneamente nel 2001 dalla casa editrice Shogakukan (小学館) e in Corea, dalla Daewon C.I (대원씨아이), è composto da 17 volumi, più un volume autoconclusivo intitolato “Shin Angyo Onshi Gaiden”(신암행어사 외전), che contiene una raccolta di capitoli dedicati ad alcuni personaggi della serie, più una piccola storia dal titolo “The fools”, che rappresenta il debutto dei due autori in Giappone. 
Nel 2005 inoltre, in Corea esce anche un guidebook, sempre edito dalla Daewon C.I, narrato da Bangja, dove si scoprono dettagli ulteriori sulla storia, sui personaggi ed alcuni retroscena e curiosità.
Immagine
Copertina del primo volume, versione Giapponese
Immagine
Copertina del primo volume, versione coreana
Il riscontro molto positivo da parte dei lettori portò quest’opera nel 2005, a pochi anni dalla sua uscita, a far registrare in entrambi i paesi di pubblicazione più di 2 milioni di copie vendute.

Grazie all’enorme successo del fumetto, nel 2004 venne realizzato, tramite la collaborazione di uno studio di animazione giapponese (Oriental Light and Magic) e di uno coreano (Character Plan), una versione animata intitolata “Phantom Master: Dark Hero from the Ruined Empire”.
Questo progetto rappresenta la prima collaborazione tra Corea e Giappone, per quanto riguarda i film di animazione, e i ricavati vennero infatti suddivisi tra i due paesi.
Proiettato per la prima volta come film d'apertura della sesta edizione del PISAF (Pucheon International Student Animation Festival, oggi adattato in Bucheon), e subito dopo uscito contemporaneamente nelle sale coreane e giapponesi, vanta anche la collaborazione con Boa (보아), cantante coreana che vede la sua carriera divisa tra Corea e Giappone, la quale registrò in giapponese la canzone “Song with no Name”, concepita appositamente per questo film, mentre “My Name”, traccia principale del suo quarto album, venne adottata come sigla finale.
Immagine
Locandina coreana della versione animata
Immagine
Immagine
Fotogrammi della versione animata
Nel 2007 venne edito in Italia, inizialmente dalla casa editrice Play Media Company, in un edizione piuttosto scarna, che a nostro giudizio non rese per niente giustizia all'opera, con un'edizione a copertina unica, ripetuta sia nel fronte che nel retro, la rimozione delle pagine colorate e l'utilizzo di una carta di bassa qualità e di una rilegatura molto scomoda. Dopo soli tre volumi infatti, la pubblicazione venne interrotta.
Anni dopo la casa editrice J-POP decide di rilanciare la serie con il nuovo titolo “Blade of the Phantom Master”, proponendo un'edizione nettamente migliore della precedente.
Aggiunse quindi una sovracopertina, con illustrazione anteriore differente da quella posteriore e pagine iniziali a colori su carta spessa, per una maggiore fedeltà all'edizione originale.
Inoltre, oltre alla parte grafica si ha anche un miglioramento della traduzione, condotta nell’edizione J-POP, dal giapponese all’italiano, rispetto alla versione precedente, ed un'impaginazione dei balloons più corretta.  
Da notare anche il fatto che, come succede per molti altri titoli, questa edizione venne inserita nella collana manga della casa editrice, essendo essa un’opera prodotta principalmente in Giappone, anche se da autori coreani.
Immagine
Copertina del volume 1, prima versione della Play Press (a sinistra) e ristampa della J-POP (a destra)
Immagine
Prime pagine del volume 1, edizione Play Press.
Immagine
Retro del volume 1, prima versione della Play Press (a sinistra) e ristampa della J-POP (a destra)
Immagine
Prime pagine del volume 1, edizione J-Pop.
Per quanto riguarda la storia, questo fumetto ha inizialmente una narrazione composta da episodi autoconclusivi, per poi diventare sempre più ampia ed articolata, andando a mettere sempre più a fuoco il suo lato fantasy e a tratti horror, oltre a quello storico sempre presente. Quello che infatti si potrebbe provare è un decisivo aumento dell'interesse una volta superati i primi volumi, nei quali lo svolgimento “lento” e ripetitivo come struttura, seppur interessante, potrebbe non catturare appieno. 

Ciò che caratterizza l'intera opera comunque, è la volontà degli autori di condividere la storia e il patrimonio culturale del loro paese, inserendo in tutta la narrazione leggende o personaggi realmente esistiti, reinterpretandoli e caratterizzandoli in maniera innovativa, stravolgendone anche la vera storia a volte.
Immagine
Gli autori pongono molta attenzione anche nella realizzazione degli abiti e dei luoghi, mettendo in risalto la cultura coreana...
Immagine
....come in questa scena, dove viene inserito l'abito tradizionale coreano, Hanbok (한복), all'interno di un ambiente esclusivamente occidentale
Essendo moltissime le citazioni storiche infatti, a fine di quasi ogni capitolo Youn In-wan inserisce un approfondimento riguardante il personaggio o la vicenda storica che viene trattata con l’aggiunta delle sue considerazioni personali.

Lo stesso protagonista, Munsu (문수 文秀), è infatti ispirato a Pak Munsu (박문수 朴文秀 1691-1756), noto ufficiale governativo del periodo Joseon (조선 1392-1910), che in quest'opera viene raffigurato come un anti-eroe, solitario e arrogante. Ciò è sicuramente l'opposto dell'ideale immagine dello amhaengeosa, eroe confuciano e, pertanto, giusto, che combatte le ingiustizie stando sempre dalla parte dei più deboli e dei bisognosi.
Munsu è un anti-eroe anche nel fisico; non è infatti possente, anzi, soffre di una strana malattia che lo espone spesso a grandi pericoli. 

Nel proseguo della storia verrà poi affiancato dalla forte e bella Chun Hyang (춘향 春香), personaggio del racconto storico tradizionale coreano Chun Hyang-jeon (Ch’unhyang-jŏn) 춘향전, (la sua vicenda ha ispirato anche molte altre opere, tra cui “La leggenda di Chun Hyang”, manga delle famose fumettiste giapponesi CLAMP) che diviene la sua Sando (산도 山道), guardia del corpo, così come dal buffo Bangja (방자 房子) (anch'esso personaggio del racconto sopra citato), suo aiutante e simbolo di fedeltà. Proprio la bella Sando, che corre in aiuto di Munsu nei momenti più difficili, ribalta di fatto la tradizionale costruzione narrativa che vede solitamente il protagonista maschile giungere in aiuto della controparte femminile.
Immagine
Munsu, Bangja e Sando (Chun Hyang)
Immagine
Munsu e l' armata fantasma di Jushin
Tra i molti altri personaggi che abilmente gli autori inseriscono nell'intreccio della storia in maniera molto efficace, rendendoli unici e d'impatto, ne notiamo alcuni.
Picture
Hong Gildong (홍길동 洪吉同), il capo del “Hwalbindang“, un gruppo di banditi che Munsu tenterà di fermare, è il protagonista dell’omonimo Hong Gildong-jeon (Hong Kildong-jŏn) 홍길동전 (Storia di Hong Gildong), il primo romanzo coreano in assoluto, il quale figlio illegittimo del sovrano, una volta disconosciuto, diventa un bandito, che in questo caso è stato trasposto al femminile.

Immagine
Aji Tae (아지태 阿志泰), nemico principale dell'intera storia che ha causato la fine di Jushin, la patria di Munsu. Questo personaggio è tra i più misteriosi dell'opera e il suo vero passato verrà svelato piano piano, principalmente attraverso l'espediente di lunghi flashback che ricoprono gran parte della parte finale del fumetto, e grazie ai quali scopriamo non solo il suo, ma il passato di quasi tutti i personaggi. 

Immagine
Infine MongRyong (몽룡 夢龍), aspirante angyo onshi innamorato di Chung Hyang, è un personaggio di sfondo in quest'opera ma la sua figura è in realtà ispirata al protagonista maschile dell'opera Chun Hyang-jeon, Lee Mong-ryong (이몽룡 李夢龍), nella quale ricopre lo stesso ruolo.

Picture
Essendo un'opera pensata principalmente anche per un pubblico giapponese, sono presenti anche riferimenti a personaggi storici di questo paese.
Per esempio Mito (水戸), uno tra i personaggi importanti presenti negli ultimi volumi, al quale è dedicato anche un approfondimento nel quale si spiega che la sua figura è stata tratta da Tokugawa Mitsukuni (徳川光圀 1628-1701), personaggio storico realmente esistito, noto anche con i soprannomi di Mitokōmon (水戸黄門) e Mito Mitsukuni (水戸光圀), anch’esso angyo onshi nell'antico Giappone. 

Uno dei punti di forza di “Shin Angyo Onshi” sono indubbiamente i disegni di Yang Kyung-il. Nei primi volumi questi hanno uno stile molto deciso e composto da linee nette e scure con un utilizzo notevole di retino grigio e con delle figure già piuttosto definite e ricche di particolari che migliorano in maniera esponenziale con l'avanzare dei volumi. Infatti, capitolo dopo capitolo, il disegno diventa sempre più preciso e dettagliato con le vignette che risultano molto più chiare e leggere alla vista. Inoltre la raffigurazione dei corpi e dei volti viene resa in maniera molto più raffinata, anche per quanto riguarda le espressioni, molto profonde e che rendono la scena “animata” e ricca di significato. 
Gli sfondi sono realizzati con molta cura e attenzione al dettaglio e contribuiscono a rendere la giusta atmosfera storica, raffigurando quello che erano i villaggi e le architetture tipiche dell'epoca.
Apprezzabili sono anche le illustrazioni e le pagine colorate di inizio volume, semplici nell'utilizzo del colore ma molto d'effetto.
Immagine
Immagine
Immagine
Munsu rappresentato nel volume 1
Immagine
Munsu rappresentato nel volume 17
Immagine
Munsu rappresentato nel volume 2
Immagine
Munsu rappresentato nel volume 11
In definitiva, quest'opera vede un inizio dai toni, a nostro parere, leggermente piatti, per poi riprendersi completamente nei volumi successivi. 
Tenendo conto anche del periodo in cui è uscita, risulta essere una storia innovativa, che porta il fumetto di argomento storico su di un livello nuovo, e seppur possa risultare carente sotto alcuni punti di vista (tra cui un finale forse troppo sbrigativo), la caratterizzazione dei personaggi è così forte da rimanere impressa anche dopo aver completato l'intera serie. 
Un fumetto quindi che consigliamo di leggere anche ai non appassionati di racconti svolti nel passato, in quanto l'unione di diversi temi lo rende apprezzabile da un pubblico vasto, anche se maturo, vista la presenza di molte scene che potrebbero infastidire i più sensibili.
Immagine
Illustrazione a colori di inizio volume
0 Commenti



Lascia una risposta.

    Archivio

    Aprile 2015
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Febbraio 2014
    Dicembre 2013

    Categorie

    Tutto
    Adulti
    Autoconclusivo
    Azione
    Boichi
    Byun Byung-Jun
    Commedia
    Cucina
    Daewon C.I
    Drammatico
    Eros
    Fantascienza
    Fantasy
    Flashbook
    Giappone
    Horror
    J POP
    J POP Edizioni
    J-POP
    Kim Dong Hwa
    Kim Tae-Hyung
    Ko Ya Sung
    Lee-vin
    Paniniplanet-manga
    Park-sungwoo
    Planeta DeAgostini
    Psicologico
    ReNoir
    Seinen Manga
    Sentimentale
    Shonen Manga
    Sonyeon Manhwa
    Soprannaturale
    Storico
    Sunjeong Manhwa
    Thriller
    Uhm Jung-hyun
    Volume Unico
    Yang Kyung Il
    Yang Kyung-Il
    Yoon Seung-Ki
    Youn In Wan
    고야성
    김동화
    김태형
    단편
    대원씨아이
    대원씨아이
    박무직
    박성우
    변병준
    보이치
    소년만화
    순정만화
    스릴러
    양경일
    엄정현
    요리
    윤승기
    윤인완
    이빈

    Feed RSS

Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.